Anno XX
Numero 3
Settembre 2008

Ambienti Speciali

La progettazione acustica di ambienti speciali ha radici lontane nel tempo e si può far risalire ai teatri greci prima e romani poi, per proseguire in epoca rinascimentale con i teatri come ambienti completamente confinati dalla realizzazione del soffitto.

Con la rivoluzione scientifica, nel corso del seicento e del settecento si cerca di dare maggiore solidità concettuale alla progettazione, approfondendo in particolare gli aspetti geometrici della propagazione del suono.

Tra fine ‘700 ed inizio ‘800 iniziano a comparire i primi dispositivi ed accorgimenti acustici, finalizzati in particolare ad evitare fenomeni di rimbombo. A questa stessa epoca si fanno risalire le prime valutazioni quantitative riguardanti lo sfalsamento temporale massimo tra suono diretto e suoni di prima riflessione. Ma è solo col ‘900 che si introducono descrittori acustici quantitativi, in particolare con gli studi di Sabine ad inizio secolo.
Fino alle ultime evoluzioni, alla progettazione computerizzata ed allo sviluppo della tecnica del Ray Tracing.
Ma oggi si assiste ad una tendenza meno “tecnica”, ma dai risvolti pratici molto importanti: mentre tradizionalmente le problematiche acustiche sono sempre state trattate con riferimento a teatri, sale concerto e talvolta alle chiese, oggi il “comfort acustico” è un’esigenza diffusa, che si coniuga sia in termini di protezione dal rumore sia di qualità sonora. Questo oggi assume rilevanza e specificità particolari in tutti gli ambienti pubblici, e quindi certamente in quelli di pubblico spettacolo quali teatri, auditorium, sale cinematografiche, ecc., o di culto, ma anche in mense e  pubblici esercizi in genere
(pubblici esercizi, bar, pub, ristoranti, discoteche, cinema, teatri, auditorium, ambienti scolastici e ricreativi, centri benessere, impianti sportivi, luoghi di culto, mense, uffici, ecc.). Vi sono poi sempre più diffusi ambienti speciali bisognosi di condizioni acustiche eccezionalmente curate (sale di registrazione e/o doppiaggio, studi radiotelevisivi, sale prove, aule di lezione di musica, ecc.). Le esigenze di progettazione si sono fatte più complesse ed oggi non è più possibile pensare ad un unico professionista che si occupi della progettazione complessa di ambienti complessi: nel pool di progettazione deve ormai trovare posto anche lo specialista in acustica. Affrontare le tematiche acustiche in fase di progettazione permette di ottimizzare il risultato, intervenendo eventualmente anche sul progetto architettonico, di pianificare l’adozione di misure di condizionamento acustico in fase di realizzazione, con contenimento dei costi e razionalizzazione delle soluzioni, di consegnare un ambiente effettivamente finito, senza la necessità di ulteriori e disagevoli interventi correttivi successivi.
Una menzione particolare a quegli ambienti che appaiono usuali e che sono invece, per le loro peculiarità di utilizzo, molto ”speciali”: ci riferiamo all’edilizia scolastica, alle aule didattiche, ove l’intelligibilità della parola ed il comfort acustico sono essenziali, alle mense scolastiche, alle palestre, agli auditorium (piccoli o grandi che siano). Progettare a misura d’uomo richiede di conseguenza maggior cura dell’aspetto acustico perché ogni tipo di ambiente sia più efficienti e confortevole.