Anno XV
Numero 2
Aprile 2003

Dalla cantina trasformata in un laboratorio di musica l’energia per puntare al successo

L’avventura Zurawski incarna il sogno di tanti giovani

Un seminterrato, in una via importante di Milano ma pur sempre un seminterrato.

Quello che lo Zeta Point Studio dei fratelli Zurawski aveva affidato alla Coverd di Verderio non era un progetto facile. In pratica si trattava di riadattare un grande scantinato e di trasformarlo nella sede direzionale e operativa di una società, la Zeta Point appunto, che opera nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento. Una società dunque molto attenta alla propria immagine e che spesso tratta con clienti di alto livello.
In più si voleva che lo studio contenesse anche una sala di registrazione di qualità elevata, dove lavorare sui gingles pubblicitari prodotti da Zeta Point e dove la band musicale di Matteo e Andrea Zurawski  potesse iniziare la produzione di un suo album Pop-Rock.
La scommessa era coinvolgente ed è stata accettata. Ne è seguito un lavoro molto impegnativo per Coverd, vista anche l’urgenza con cui il committente aveva preteso la consegna (60 giorni, perfettamente rispettati), ma i risultati alla fine hanno ripagato ampiamente gli sforzi: oggi lo Studio di via Forze Armate 13 non è più soltanto uno scantinato e gli Zurawski, di cui parlano giornali, radio e tv, sono arrivati terzi al Festival di Sanremo, sezione giovani. Nella loro brillante affermazione, in un certo senso, c’è un po’ del lavoro di Coverd.

Formula “chiavi in mano”
Per l’intervento è stata concordata la formula “chiavi in mano, tutto compreso”. Semplicemente il punto di partenza era l’edificio così come si presentava e un progetto di divisione degli spazi interni che Zeta Point aveva commissionato qualche tempo prima a un architetto di sua fiducia.
Il resto l’ha proposto e messo in opera Coverd, dall’impianto elettrico a quello di condizionamento ai materiali per l’isolamento acustico e termico, comprese le finiture. A conti fatti questo modo di operare si è rivelato il più conveniente, perché ha permesso di armonizzare le diverse fasi della lavorazione e di evitare le sfasature che inevitabilmente si creano quando in un lavoro mettono mano più professionisti.
I fratelli Zurawski e il loro staff ovviamente si sono riservati di decidere su strumentazione tecnica, arredamento e colori, che grazie alla vasta gamma cromatica dei prodotti Coverd sono stati individuati senza problemi.

Giovani che puntano in alto
Zeta Point è una società giovane formata da giovani (Matteo e Andrea Zurawski hanno rispettivamente 31 e 30 anni) e oggi lo Studio di via Forze Armate ne rispecchia il carattere dinamico.
Però è anche una società che punta in alto (così come la band musicale) e per questo ha curato molto lo stile e la qualità.
Dalla reception al laboratorio creativo, l’ambiente è stato trattato con pannelli di sughero e materiale composto alle pareti per l’isolamento termico e acustico, mentre il controsoffitto  è stato realizzato in modo da contenere e occultare gli impianti tecnologici.
Per il pavimento è stato scelto un parquet in rovere a doghe larghe, caldo e gradevolissimo dal punto di vista estetico.  La sala di registrazione e la cabina regia sono un gioiello di tecnica ed estetica: parquet scuro su pavimento galleggiante, pareti e controsoffitto blu in sughero ad alto potere fonoassorbente. Il tutto rinfrescato da un efficiente e silenziosissimo impianto di climatizzazione con ricambio d’aria.
A volte le imprese più grandi cominciano in cantina, specie oggi che le cantine si possono trasformare in ambienti di lavoro efficienti, eleganti e confortevoli.

Geom. Massimo Murgioni