Anno XXIII
Numero 3
Settembre 2011

È in arrivo una rivoluzione colorata

La scuola ideale è un ambiente sicuro, poco rumoroso e stimolante per i cinque sensi. Lo dicono gli esperti della Società Italiana di Pediatria. La cromoacustica trova la sua dimensione grazie al sughero biondo naturale.

Una rivoluzione colorata è in arrivo. A portarla saranno i bambini, che più di tutti sono sensibili all’ambiente in cui vivono e ne vengono influenzati attraverso la qualità dell’aria, la sonorità, le forme e i colori.

A portarla saranno i bambini, che più di tutti sono sensibili all’ambiente in cui vivono e ne vengono influenzati attraverso la qualità dell’aria, la sonorità, le forme e i colori. Le tante ore passate a scuola mettono in primo piano l’importanza di questi luoghi, che spesso invece non sono accoglienti e non mettono a loro agio chi li frequenta. Ecco perché la rivoluzione parte proprio dagli edifici scolastici per portare un nuovo messaggio di benessere e di bello per una migliore qualità della vita che coinvolge circa 10 milioni di persone in Italia, tanti sono i bambini e gli adulti che a scuola trascorrono mediamente da 4 a 8 ore al giorno.

Colori

Che i colori, i materiali bio e il controllo del rumore sono importanti in una scuola a misura di studente lo hanno confermato anche gli esperti della Sip, la Società Italiana di Pediatria, chiamati dagli amministratori dell’Aquila a dare consigli su come ricostruire gli edifici scolastici rovinati dal terremoto del 2009. Dal loro studio basato su anni di ricerche e di esperienze è emerso che i colori dell’aula o della mensa possono essere un deterrente contro il bullismo ed evitare sprechi di cibo, che i materiali biologici tengono lontane le allergie e insegnano ai ragazzi a rispettare l’ambiente, e che il controllo dei decibel aiuta la concentrazione e il rendimento scolastico.
Partendo dalle norme già in vigore in tema di edilizia scolastica, i pediatri hanno così consigliato di sfruttare l’occasione delle nuove scuole per tenere conto dell’effetto che l’ambiente, inteso anche come colori e sonorità, può avere sul comportamento e sul rendimento scolastico.

Ospedali

Un altro esempio non meno importante è quello degli ospedali, in particolare dei reparti dedicati alla degenza dei bambini.
Anche in questo caso i pediatri dicono per primi che offrire agli ammalati ma anche al personale che lavora in ospedale un ambiente gradevole allevia le tensioni e propone stimoli e motivazioni a quei bambini a rischio psicosociale che riempiono le corsie, che di stimoli ne ricevono pochi e spesso non positivi. Leggere storie, donare libri, stimolare la loro fantasia con personaggi fantastici che vedono nel corridoio e nelle stanze di degenza, mostrare un’attenzione alle loro esigenze è importante quasi quanto una risonanza magnetica o una terapia antibiotica.

Colore nei reparti

Ma ad essere importanti sono anche i colori dell’ambiente ospedale, che servono a migliorare la comunicazione, a evocare emozioni, riducono la percezione di medicalizzazione e contribuiscono a valutare la qualità del servizio. I medici pediatri per sostenere questa tesi citano il giudizio di un gruppo di bambini invitati qualche tempo fa nel reparto di pediatria dell’ospedale Cardarelli di Napoli: “Questo reparto non è colorato, è troppo bianco!”. Ai medici, ai quali invece l’ambiente sembrava allegro e variopinto, non è rimasto che raccogliere dai bambini le proposte su come trasformare il reparto, colorandolo.
Alla fine, come riportano le cronache, sono stati colorati anche i macchinari (TC, RMN), che spesso suscitano timore nei bambini, rendendoli in questo modo meno estranei.

Soluzioni utili

Quanto detto non può che portare i progettisti a concentrare l’attenzione sulle soluzioni utili a rendere più vivibili e colorati gli ambienti comunitari dedicati ai bambini, soluzioni che il più delle volte coincidono con tecniche di correzione interna che chiamano in causa gli elementi strutturali e di arredo che influenzano la qualità dell’aria, la vista e l’udito, a partire dagli isolanti, dai rivestimenti delle pareti e dai controsoffitti. Senza dimenticare la sicurezza, che comprende la reazione al fuoco dei materiali in caso di incendio, l’assenza di emissioni nocive e anche la protezione nei confronti di cedimenti strutturali come nel caso dello sfondellamento dei solai. Prima però di addentrarci nelle soluzioni tecniche, ancora qualche considerazione sull’importanza del colore nel mondo dei bambini.

Il mondo colorato dei bambini

Secondo lo studio della Società di Pediatria un buon sistema per focalizzare l’attenzione degli studenti è quello di ridipingere la parete che sta dietro la scrivania dell’insegnante di un colore diverso dalle altre, in modo da canalizzare lo sguardo. In mensa i colori devono essere “tranquilli”, dal beige al verde salvia perché evitano gli sprechi di cibo e i giochi violenti; alla scuola materna le pareti meglio salmone, rosa e giallo; alle superiori meglio verde o blu per aiutare la concentrazione. Tutte queste considerazioni si fondano su precise basi scientifiche. Il colore è un nutrimento fisico e spirituale, la cui azione può influire positivamente sulla vita dei bambini fin dalla nascita e seguirli durante le fasi del loro sviluppo.

Concezioni del colore

Questa è per esempio la concezione dell’antroposofia, secondo il cui fondatore, Rudolf Steiner: “il colore appare al confine tra sensibile e il soprasensibile, come testimone di un mondo spirituale e le sue qualità vitali esprimono l’elemento animico del mondo e, al tempo stesso, l’esperienza dell’anima umana”. A partire dalla primissima infanzia è quindi positivo circondare il bambino del colore di cui ha bisogno e quando incomincia a crescere è educativo e formativo stimolare un’immersione nel mondo cromatico, fonte di energia e di salute. Una considerazione interessante riguarda la relazione tra la capacità di distinguere i colori e lo sviluppo delle capacità cognitive. Gli studi sull’infanzia dimostrano che l’attenzione del bambini, catturata dai colori più vistosi, procede da quelli caldi, forti e avanzanti – come il rosso, l’arancione e il giallo – a quelli freddi, tranquilli e retrocedenti, come il verde, il blu e il violetto. Solo quando diventano più grandi e la loro esperienza matura imparano ad accogliere e a distinguere le gradazioni intermedie, sfumate e delicate.

Il colore

Nei disegni infantili, non a caso, prevalgono i colori intensi e saturi. Da questo è derivata la convinzione che i giochi, gli arredi e gli oggetti pensati per l’infanzia debbano essere nella linea dei colori chiassosi e appariscenti, per assecondare questa tendenza. Tuttavia alcuni psicologi sostengono che in questo modo si trasmette al bambini, specie nei primi anni, l’eccitazione propria del colore puro e forte, che non gli è strettamente necessaria e invece non si favorisce lo sviluppo di una sensibilità cromatica più fine e articolata. La visione costante dei colori shock, in pratica, finirebbe per attutire il senso del colore, esattamente come una musica assordante e continua diminuisce il senso dell’udito e la facoltà di affinare l’orecchio.

Colori per la crescita

Secondo i sostenitori di questa tesi, far apprezzare il colore ai bambini fin dai primi anni di vita significa aiutarli a coglierne la naturale disomogeneità, la ricchezza di sfumature e di vibrazioni che ne esprimono il tono affettivo ed emozionale. È sbagliato pensare che il colore sia solo una caratteristica specifica degli oggetti che dipende esclusivamente dalla particolare lunghezza d’onda della luce riflessa dall’oggetto. Il colore in realtà è una sensazione che si forma nel cervello. Se i colori percepiti dipendessero solo dalla lunghezza d’onda della luce riflessa, ogni oggetto dovrebbe cambiare colore a ogni cambiamento dell’illuminazione durante il giorno. I modelli che determinano le attività del cervello fanno invece apparire un oggetto in un colore abbastanza costante, nonostante le variazioni che si verificano nel suo ambiente.

Psicologia del colore

Da più di un secolo la psicologia studia il rapporto tra i colori e i sentimenti, con pochi risultati incontestabili a dire la verità. Fuori da ogni dubbio è però la relazione rosso-eccitazione, blu-rilassamento. Ciò è dimostrato dal fatto che il cuore umano batte più velocemente guardando il rosso e più lentamente guardando il blu. Poiché l’attenzione del progettista si concentra sugli effetti e sulla percezione dei colori in un ambiente costruito, le regole da seguire si basano su esperienze consolidate e spesso molto antiche, per esempio che i colori chiari dilatano lo spazio e quelli lo restringono, o che gli elementi con colori di contrasto generano armonia, ma su tutto va tenuto presente che conferire un colore alle pareti e ai soffitti significa personalizzare l’ambiente, un compito che potrebbe essere lasciato agli abitanti stessi di quegli ambienti. Nel caso dei nidi d’infanzia e delle scuole elementari si potrebbe consentire ai bambini e ai ragazzi di colorare alcuni elementi da sé ed elaborare sul resto un preciso concetto cromatico in funzione della destinazione d’uso di ogni singolo locale.

Il controllo del rumore

In una scuola la presenza di stimoli visivi è importante quanto il controllo del rumore, altro problema tipico degli edifici pubblici non facile da risolvere. Un ambiente rumoroso ostacola l’apprendimento e ha ricadute negative sulla salute psicofisica degli occupanti, in particolare dei bambini che si trovano più esposti alle stimolazioni esterne. Le insidie si chiamano riverberazione e risonanza ed entrambe sono causate dall’energia riflessa dalle pareti, che dipende dalle dimensioni, dalla geometria e dalle caratteristiche di assorbimento acustico dei locali. Un ascoltatore esposto a una sorgente rumorosa in una stanza chiusa viene infatti prima investito dal suono diretto, poi dalle prime riflessioni dovute alle superfici vicine alla sorgente e infine dalla riflessioni successive, il cui livello andrà via via diminuendo per effetto delle superfici assorbenti. Ma mentre le prime danno luogo a un livello di pressione sonora che diminuisce con la distanza, le seconde causano un livello sonoro che rimane pressoché costante in tutti i punti dell’ambiente.

Tempo di riverberazione

Il tempo necessario affinché il livello sonoro diminuisca di 60 dB dopo il silenziamento della sorgente è definito tempo di riverberazione. Ogni locale, in relazione al suo utilizzo, necessita di un tempo di riverberazione ottimale e per poter adeguare lo spazio al tipo di suono emesso si deve lavorare sul volume dell’ambiente e sui materiali presenti attraverso un intervento di correzione acustica che consisterà soprattutto nel rivestire pareti e soffitti di materiale fonoassorbente. Dalla qualità delle soluzioni e dei materiali impiegati per la correzione acustica dipenderà in buona parte la vivibilità dell’ambiente in termini di salubrità, comfort ed estetica.

La correzione cromoacustica

La correzione acustica interna di un ambiente confinato aperto al pubblico è sempre un processo delicato in cui l’attenzione va messa anche sugli aspetti che vanno oltre il comfort acustico – salubrità, sostenibilità ambientale, estetica – per soddisfare gli attori coinvolti, committente da una parte e fruitori dall’altra. Anche laddove non si configura l’esigenza di rispondere a un vero e proprio interesse pubblico – come nel caso delle strutture private tipo palestre, teatri, cinema, ristoranti – gli interessi del committente e dei fruitori trovano sempre la sintesi migliore in una soluzione che trasmette un’idea di benessere e ne incrementa l’appeal conferendole un valore aggiunto.

Soluzione

Questa soluzione deve essere riconoscibile non soltanto perché valida e duratura, ma anche perché salubre ed eco-sostenibile, oltre che idonea alle scelte estetiche e cromatiche dei progettisti. Decine di architetti di enti pubblici e di studi privati intervistati su questa rivista hanno confermato di aver scelto la soluzione Coverd per la correzione acustica interna perché meglio di ogni altra combina la risoluzione del problema rumore con un ottimo risultato cromatico ed estetico. Questa possibilità è data dai pannelli di sughero biondo naturale SoKoVerd.C1 per rivestimenti in aderenza e Kontro per controsoffitti su telaio, entrambi disponibili pretinteggiati in una gamma vastissima di colorazioni.

Il sughero biondo

Il sughero biondo naturale di Coverd è ottenuto dalla pura corteccia di quercus suber e i pannelli vengono realizzati senza l’aggiunta di additivi e collanti artificiali mediante un procedimento air-fire che sfrutta le proprietà collanti della suberina, la resina naturale contenuta nel sughero. SoKoVerd C1 e Kontro sono marcati Classe 1 e CE per la reazione al fuoco e certificati “a prova di pallonata” secondo la norma EN 13964 per gli usi più estremi nella correzione acustica di palestre e palazzetti dello sport. Il sughero biondo naturale è anche un ottimo schermo contro le radiazioni elettromagnetiche generate dalle strutture metalliche delle costruzioni, è traspirante perché permeabile al vapore, imputrescibile, inattaccabile da insetti e roditori, non causa allergie, non rilascia polveri e non subisce variazioni dimensionali in un range ampio di temperature.

Pannelli di sughero

I pannelli di sughero non sono tuttavia l’unica soluzione per la correzione acustica di Coverd. In linea con le più moderne esigenze del design, Coverd ha sviluppato anche la tecnica del “telo teso” con la quale è possibile controsoffittare in abbassamento locali di ogni dimensione occultando la presenza del materiale fonoassorbente, sughero, lana di pecora e ovatte vegetali per esempio. Anche il telo teso ovviamente è disponibile in diversi colori e si presta benissimo a personalizzazioni cromatiche.
Per il rivestimento delle pareti a copertura dell’isolante è stato invece progettato KombiFlex, un elemento strutturale di legno a sua volta fonoassorbente che viene usato per originali soluzioni estetiche e anche per correggere i difetti e le alterazioni acustiche causate dalle geometrie dei locali rimodulando le pareti.

Sicurezza non solo in caso  di incendio

La sicurezza è un aspetto fondamentale di una soluzione per la correzione acustica. Oltre che alla reazione al fuoco dei materiali in caso di incendio, il pensiero va a quegli episodi non così infrequenti che possono mettere a repentaglio la vita delle persone all’interno di edifici pubblici. Un caso tipico di questo tipo è quello conosciuto come “sfondellamento” dei solai, un evento difficilmente prevedibile e per questo ancora più insidioso. Si tratta in pratica del distacco dei fondelli inferiori di laterizio dalla parte superiore della pignatta, che non pregiudica di solito le caratteristiche di resistenza della soletta ma può fare danni gravi visto che i blocchi di materiali in distacco posso raggiungere il peso anche di 30-40 chilogrammi. Eventi di questo tipo capitano di solito nelle scuole e finiscono sui giornali con l’immancabile strascico di polemiche.

Le cause dello sfondellamento possono essere di vario tipo e generalmente sono dovute alla scarsa cura nella copertura delle armature:

  • laterizio di qualità scadente per composizione e geometria
  • snellezza e geometria del solaio
  • effetto piastra in corrispondenza di muri trasversali
  • travi ribassate o estradossate trasversali
  • stati di sollecitazione dei materiali superiori ai massimi ammissibili
  • stati di deformazione eccessivi

Le soluzioni Coverd per prevenire i danni causabili dallo sfondellamento dei solai garantiscono la totale sicurezza del controsoffitto senza comprometterne le proprietà fonoassorbenti. Evitano invece l’incombenza della rimozione dell’intonaco e del fondo delle pignatte, un’operazione abbastanza costosa e fonte di disagi.

Michele Ciceri