Oplà, la palestra diventa un teatro
L’intervento “chiavi in mano” all’oratorio di Santa Maria Hoè
L’edificio che ospita palestra e teatro, intitolato a Monsignor Alfonso Panzeri
All’oratorio di Santa Maria Hoè, in provincia di Lecco, avevano un problema di correzione acustica che si pone di frequente negli ambienti comunitari aperti al pubblico, in modo particolare se destinati a scopi
socio-educativi: combinare funzioni diverse in un unico spazio. Il tutto, ovviamente, senza rinunciare a una buona qualità della fruizione e senza sacrificare l’una o l’altra delle esigenze.
In questo caso si trattava di avere a disposizione una palestra con un campo per la pallavolo e, contemporaneamente, una sala teatro di discrete dimensioni, con palcoscenico fisso e impianto di diffusione del suono. Questa seconda esigenza era dettata anche dal fatto che l’oratorio, vista la sua struttura, non disponeva di una sala per incontri e riunioni in grado di ospitare più di 40 persone contemporaneamente.
Non serve essere dei grandi esperti per comprendere che si trattava di due bisogni difficili da conciliare dal punto di vista acustico.
Ciò che basta per eliminare il riverbero (il classico rimbombo) da un ambiente palestra, non è infatti sufficiente per consentire una buona fruizione dei suoni durante uno spettacolo di prosa e, viceversa, un campo di pallavolo non può essere insonorizzato con le stesse tecniche di un teatro. I due “settori” andavano quindi trattati in modo differente, con accorgimenti e soluzioni studiate su misura.
Di seguito, spiegheremo come i tecnici della Divisione Acustica di Coverd sono riusciti a risolvere il problema grazie all’impiego del sughero naturale e all’esperienza maturata sul campo in molteplici situazioni analoghe. Anticipiamo che la struttura in questione è stata inaugurata domenica 22 giugno 2003 e che il parroco di Santa Maria Hoè, don Carlo Turrini, si è detto molto soddisfatto dei risultati ottenuti.
Obiettivo: palestra-teatro Monsignor Alfonso Panzeri
L’edificio che ospita palestra e teatro, intitolato a Monsignor Alfonso Panzeri, un sacerdote nativo di Santa Maria che alla sua morte ha lasciato in eredità circa un terzo della somma necessaria per la costruzione, si trova al’interno del Centro ricreativo Don Fulvio Perego, primo parroco del paese.
L’intero complesso sorge sulle spoglie di un antico convento dei Servi di Maria (Padri Serviti) e insieme alla chiesa parrocchiale costituisce una testimonianza storico-artistica di pregio. L’annotazione non è superflua e chiarisce perché il Consiglio pastorale ha visto di buon grado l’utilizzo di un materiale elegante e naturale come il sughero per l’insonorizzazione delle pareti.
Torniamo al fabbricato oggetto dell’intervento: la sua edificazione è recente e si presenta con una pianta a “L”, cosa che ha certamente facilitato la demarcazione degli spazi suggerita da Coverd.
Nel corpo principale ha trovato posto la palestra, nella diramazione laterale la sala teatro, che durante le rappresentazioni occupa una parte del campo di pallavolo.
La scelta tra le varie proposte
“Avevamo già un paio di preventivi per l’insonorizzazione – racconta don Carlo Turrini, parroco di Santa Maria Hoè da 26 anni – ma ci sembravano un po’ alti.
Per questo abbiamo interpellato anche la Coverd di Verderio Superiore. A conti fatti la loro offerta è risultata la più conveniente”.
Anche la scelta del sughero, come detto, non è stata casuale.
“Avevamo parlato di questo materiale fin dall’inizio – prosegue il sacerdote – alla fine lo abbiamo preferito agli altri. Io non sono un tecnico, ma credo che un materiale naturale sia più adatto ad un ambiente frequentato dai ragazzi. E poi con la scelta dei colori siamo riusciti anche a fare una cosa bella da vedere”.
I prodotti adatti
Per la realizzazione del controsoffitto fonoassorbente in tutto l’edificio sono stati utilizzati pannelli Kontro in sughero biondo naturale, supportati da una sovrastruttura speciale che serve a non far sollevare i pannelli in caso di non improbabili pallonate. Questa soluzione è già stata sperimentata in decine di altre palestre con risultati ottimi dal punto di vista della resistenza agli urti e della durabilità.
Le pareti sono invece state ricoperte con pannelli in sughero biondo naturale SoKoVerd.C1. Le loro caratteristiche, oltre che la garanzia della resistenza al fuoco in Classe 1, sono la robustezza e la salubrità.
Al committente è stata ovviamente riservata la scelta dei colori, che sono risultati per lo più nella gamma dell’azzurro con lo scopo di dare freschezza e respiro all’ambiente palestra. Tonalità più scure, come si conviene, per l’ala destinata a teatro.
L’esperienza dei tecnici di Coverd è entrata in gioco quando si è trattato di “dosare” e collocare i materiali in modo da garantire il miglior risultato acustico sia nell’ala palestra che nell’ala teatro.
E’ poi risultata fondamentale quando si è trattato di progettare e realizzare il tendaggio insonorizzante che fa da divisorio rimovibile tra i due ambienti. Anche la cortina sipario del palcoscenico è stata progettata e realizzata ad hoc da Coverd.
Formula chiavi in mano
La sovrapposizione di troppi professionisti diversi causa a volte sfasature e incongruenze tra le varie fasi dell’intervento, con ripercussioni negative sui tempi e sui costi. Ecco perché nella palestra-teatro di Santa Maria Hoè, una volta realizzata l’insonorizzazione, il parroco ha deciso di affidare alla Coverd anche il resto delle opere necessarie. Per questo i tecnici della Divisione Acustica hanno provveduto anche alla realizzazione del boccascena in cartongesso, dell’impianto elettrico, di quello audio, alla disposizione delle luci e dello schermo di sfondo sul palco, così da armonizzare ogni elemento con il contesto. La formula “chiavi in mano” viene preferita sempre più spesso.
“Il risultato è tecnicamente buono – ha concluso don Carlo – e tutte le persone che hanno partecipato all’inaugurazione sono rimaste meravigliate positivamente dalla struttura”.
Geom. Massimo Murgioni