Anno XIX
Numero 1
Gennaio 2007

Ristrutturazione e ampliamento della scuola materna di Rovellasca (CO)

Un grande lucernario illumina e riscalda proprio come il sole. Tutto intorno, una danza di colori arcobaleno raggiunge le aule e accompagna i bambini in uno stimolante gioco cromatico. Ecco la nuova scuola materna bioclimatica di Rovellasca firmata (anche) da CoVerd.  Cosa si può fare con il sughero…

Il modo migliore di raccontare l’attività di un’azienda è fare una storia delle sue realizzazioni.

Da questo presupposto è nato il quadrimestrale AudioDinamika (supplemento di BioEdilizia), dedicato di volta in volta all’analisi di un progetto realizzato con la consulenza della Divisione Acustica e i materiali di CoVerd per l’isolamento acustico.
Il presente approfondimento riguarda la ristrutturazione e ampliamento della scuola materna di Rovellasca (CO), dove Coverd ha curato la fornitura e la messa in opera delle soluzioni che hanno garantito un ottimale comfort acustico interno, un’estetica confacente alle richieste particolari del committente, oltre che – trattandosi di un edificio in buona parte realizzato ex novo – di un perfetto isolamento termoigrometrico.

Il contesto
Il progetto architettonico è stato realizzato dallo Studio Sintesi dell’ingegner Danilo Borella e dell’architetto Daniele Carbonara per conto della Fondazione Scuola Materna di Rovellasca, che su mandato delle famiglie degli alunni ha presentato richieste precise riguardo alle soluzioni acustiche ed estetiche, in primis sulla scelta dei colori. Dal punto di vista normativo, il punto di riferimento dei progettisti è stato il DM 18 dicembre 1975 “Norme tecniche aggiornate per quanto riguarda l’edilizia scolastica” e il DPCM 05/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. La volontà dei genitori di avere una scuola a misura di bambino, oltre che a norma, ha fatto il resto.

Le esigenze della committenza
“Una scuola sana e accogliente dove si impara e si cresce forti” è la frase usata dal presidente della Fondazione, Mario Gazzi, per riassumere la filosofia del progetto.  L’obiettivo era un edificio non solo più grande e più moderno, nel rispetto delle norme in materia, ma anche un luogo educativo sano e accogliente che aiutasse i bambini a crescere bene. Oggi è patrimonio comune la consapevolezza che anche la sonorità di un ambiente contribuisce al benessere delle persone che lo vivono, e che un’opportuna correzione acustica interna deve far parte integrante del progetto di un nuovo edificio, in modo particolare se questo è destinato a scuola. Lo stesso vale per le forme e per i colori, dei quali in tempi recenti è stata pienamente compresa l’influenza sulla psiche umana.

Il progetto architettonico
L’ampliamento della scuola materna, situata in una zona centrale del paese, si è reso necessario per via dell’aumento demografico degli ultimi anni, che ha posto alla comunità di Rovellasca l’esigenza di un edificio più grande.  Investiti del problema, i progettisti incaricati hanno individuato la soluzione nella ristrutturazione parziale di una porzione dell’immobile esistente e nella costruzione ex-novo di una parte consistente delle nuove aule e degli spazi annessi. L’esigenza di ridurre al minimo la superficie edificata ha portato a integrare in un unico corpo di fabbrica la struttura dell’ampliamento con quella già realizzata, con il risultato di un edificio su tre piani sovrapposti costituiti da piano seminterrato (334 mq per un’altezza utile di 3,20 mt), piano rialzato (307 mq la superficie, 3,75 mt l’altezza utile) e copertura piana pedonabile (307 mq). Il seminterrato e il piano rialzato sono raggiungibili tramite rampe di accesso con pendenza compresa tra l’8% e il 10%, tutte dotate di servoscala a norma di legge.
Una caratteristica del piano seminterrato è quella di avere per tutto il perimetro esterno un anfiteatro che permette alla luce e all’aria di raggiungere i locali interrati, grazie a un’ampia superficie vetrata che permette il rispetto dei rapporti aeroilluminanti e garantisce nel contempo un apporto naturale di calore. In questa parte dell’edificio, il progetto ha previsto la mensa, un’aula cosiddetta ausiliaria, dei bagni e un’aula destinata al movimento e alla psicomotricità.
Al piano rialzato ha trovato spazio l’ampliamento vero e proprio, con la creazione di tre nuove aule per la didattica dopo lo smantellamento di una sezione temporanea. Hanno inoltre trovato posto un locale per la Direzione e un’aula polifunzionale-laboratorio. In tutto l’edificio le aule sono sei, più il laboratorio, la Direzione e due ampi saloni. Sempre il primo piano, è raccordato da un ballatoio esterno, i cui parapetti sono stati realizzati in modo da non permettere l’appoggio orizzontale del piede per non essere scavalcati. Per quanto riguarda le strutture, esse sono tutte in cemento armato, con fondazioni continue e pilastri a sezione rettangolare e circolare; gli orizzontamenti sono stati realizzati con travi ribassate e solai in laterocemento.
Infine la copertura, di tipo piano pedonabile, protetta su tutto il perimetro da un parapetto in muratura alto 1,10 mt dotato all’estremità superiore di un corrimano in ferro sporgente verso l’interno per evitare lo scavalcamento. Alla fine, il parapetto risulta alto 1,25 mt ed è abbellito sul lato esterno da una fioriera in muratura.
All’ombreggiamento del terrazzo si è provveduto con una copertura removibile realizzata in telo.

Le soluzioni per il comfort bioclimatico
Nelle soluzioni adottate per l’isolamento acustico e termoigrometrico, la nuova materna di Rovellasca è un esempio di architettura bioclimatica. L’impiego di sughero biondo naturale di qualità certificata e la grande attenzione ai particolari posta in fase progettuale e di cantiere ha permesso di ottenere risultati in linea con le normative e qualitativamente eccellenti dal punto di vista del comfort abitativo. Questo traguardo è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra la committenza, i progettisti e i tecnici di CoVerd, il cui ruolo è stato quello di fornire le proprie tecnologie in materia di isolamento ai progettisti. Il rischio di ponti termici e fughe di calore è stato affrontato mettendo in opera adeguate soluzioni isolanti (pannelli, tappetini, membrane) nelle strutture e nelle partizioni, sia verticali sia orizzontali. A farla da padrone, come dicevamo, è stato il sughero biondo naturale prodotto da CoVerd, apprezzato oltre che per le elevate prestazioni per le sue doti di salubrità e durabilità.
Le tecnologie di CoVerd hanno anche poi risolto il problema dell’isolamento acustico (fra i piani e i locali di uno stesso piano), contenendo la propagazione aerea e strutturale dei rumori (che in una scuola materna sono sempre tanti…). La tipologia e la qualità dei prodotti contenuti nel capitolato sottolineano l’attenzione posta in fase di progetto nella scelta dei materiali isolanti, funzionali alle caratteristiche dell’edificato. E’ sempre importante che un intervento di isolamento acustico sia preceduto da uno studio ad hoc sulla scorta del progetto strutturale e architettonico.
La parola d’ordine è “personalizzazione”, perché non esistono materiali e soluzioni isolanti buoni per tutte le situazioni.

Le soluzioni per la correzione acustica
E’ provato che se gli scolari faticano ad ascoltare le parole dell’insegnante si stancano prima, con effetti negativi sulla loro capacità di apprendimento. Inoltre un ambiente rumoroso è fonte di stress sia per loro sia per gli insegnanti, e alla lunga ha ripercussioni negative sulla salute psicofisica di entrambi. Si tenga presente che non ci sono soltanto le ore di lezione, anche i momenti di ricreazione sono importanti, idem la pausa pranzo. Quest’ultima è uno dei momenti più delicati, perché i bambini (160 quelli che frequentano la materna di Rovellasca) tendono a dare sfogo alla loro esuberanza e il rumore raggiunge soglie elevate.
Ecco perché nell’ampliamento della scuola materna di Rovellasca è stata posta particolare attenzione alla correzione acustica interna delle aule e dei locali frequentati dai bambini, avendo cura di contenere il riverbero causato dalla riflessione delle onde sonore sulle pareti e sui soffitti esaltandone la intelleggibilità.
Il risultato è stato raggiunto proteggendo le murature verticali e orizzontali con pannelli di sughero del tipo SoKoVerd.C1 applicati in aderenza e con controsoffitti Kontro alloggiati in abbassamento nei telai di alluminio AlCover.
Il sughero, grazie alla sua porosità ed elasticità naturale, assorbe l’onda sonora e la disperde al proprio interno sotto forma di calore, in questo modo il tempo di riverberazione si abbassa e con esso il livello di rumorosità. Questo materiale è il più adatto nel trattamento acustico degli ambienti aperti al pubblico anche perché è traspirante, ecologico per eccellenza, atossico e resistente al fuoco.
A patto però che si tratti di sughero biondo naturale certificato che ne garantisce la qualità, ma di questo parliamo più avanti.

Le soluzioni cromatiche ed estetiche
Una caratteristica molto apprezzata dei pannelli fonoassorbenti SoKoVerd.C1 e Kontro è quella di prestarsi alle più fantasiose personalizzazioni artistiche e cromatiche, che non sono una bizzaria dei progettisti. Abbiamo già detto che forme e colori esercitano un’influenza importante sulla mente umana e, nel caso dei bambini, concorrono alla loro educazione contribuendo a farli stare bene. Riducendo il ragionamento ai minimi termini si potrebbe dire che se un ambiente è accogliente e sensorialmente stimolante ci si sta più volentieri, e la fatica pesa meno.
La Fondazione Scuola Materna di Rovellasca ha dato molta importanza a questo aspetto, come ci ha spiegato il presidente Mario Gazzi, curatore in prima persona dell’interessante progetto cromatico che ha fatto di corridoi, saloni e aule una sorta di grande giardino baciato dal sole. “L’idea è venuta guardando il grande lucernario tondo al centro del salone e immaginandolo essere quello che un po’ è davvero, cioè un sole che irraggia luce e calore”. E cosa fanno i raggi del sole quando toccano le nuvole dopo un temporale? Un arcobaleno, certo, una delle cose più belle che ci siano agli occhi di un bambino.
Ecco allora i colori che ruotano intorno al cerchio di luce e corrono fino alle aule disegnando percorsi cromatici diversi, giocando su un saliscendi di tonalità”. Il progetto è in realtà un po’ più articolato; per apprezzarlo nel suo insieme bisogna partire dal salone all’ingresso, dove i pannelli isolanti di sughero sono stati composti in modo da definire le forme e i colori di un cielo e – come se si stesse entrando in un giardino – di due alberi carichi di foglie e frutti.  Poi si passa al secondo salone e il cielo si colora di arcobaleno intorno al grande sole-lucernario, da dove i colori principali raggiungono ciascuno un’aula variando di tonalità. “Ogni aula ha un colore diverso per permettere ai bambini di muoversi all’interno della scuola seguendo un percorso visivo che risulta stimolante a livello sensoriale; una specie di gioco, educativo e divertente”.

I risultati
Mario Gazzi ci ha detto che i genitori e gli insegnanti sono “semplicemente entusiasti. L’impatto estetico è davvero appagante e in molti si sono complimentati”. E l’acustica?
“Anche sotto il profilo tecnico tutto funziona a dovere; non ci sono locali riverberanti e le aule sono ben insonorizzate grazie alle pareti isolate.  Siamo pienamente soddisfatti anche dei collaudi che hanno confermato i dati di progetto”.

I materiali
Ci sono diversi buoni motivi per scegliere il sughero biondo di CoVerd nella correzione acustica di ambienti pubblici, eccone alcuni.
Il sughero biondo è un materiale naturale, ecologico, ottenuto dalla corteccia dell’albero senza disboscamento; è atossico, non produce polveri ed è adatto a chi soffre di allergie perché essendo dielettrico non trattiene sulla sua superficie il pulviscolo dall’aria;
ha una capacità di assorbimento acustico elevata ed elimina il problema del riverbero; garantisce salubrità dal punto di vista termoigrometrico ed è adattissimo agli ambienti che possono essere minacciati dall’umidità; è inalterabile nel tempo e molto resistente. Il sughero biondo naturale di CoVerd è un agglomerato purissimo ottenuto dalla bollitura e macinazione della corteccia di “Quercus suber” esclusivamente di origine italiana.
I granuli sono vagliati in modo da eliminare terra e scarti legnosi e non subiscono alcun trattamento chimico per tutto il ciclo di lavorazione. Anche i pannelli sono ottenuti senza l’aggiunta di sostanze esterne, grazie a un procedimento di agglomerazione chiamato AirFire e all’azione autocollante della suberina, la resina naturale del sughero.  I pannelli certificati SoKoVerd.C1 e Kontro di CoVerd vengono forniti pretagliati e pretinteggiati in una gamma vastissima di colori e rientrano nella Classe 1 di reazione al fuoco. La progettazione estetica e cromatica è curata da CoVerd su disegno o indicazioni del committente e i materiali arrivano in cantiere già in parte pronti per la messa in opera, al fine di ridurre al minimo gli ingombri e i disagi.
Le costruzioni non sono uguali una all’altra e ogni realizzazione fa storia a sé.
Lo sanno bene i tecnici della Divisione Acustica di CoVerd: ogni intervento è preceduto da un attento studio preliminare, con rilievi fonometrici ante operan, se e dove possibile.
Ogni realizzazione viene poi verificata post operam, con verifica di collaudo ad attestare la bontà dei risultati ottenuti.
Ambienti belli e silenziosi, chiavi in mano.

Michele Ciceri