Correzione acustica d’autore
Ce n’è per tutti i gusti. Dalle finiture “stilose” del pannello ligneo KombyFlex al minimalismo del TeloTeso, alle classiche soluzioni a vista.
Il sughero continua a tenere banco nella correzione acustica ambientale grazie alle sue straordinarie prestazioni e a nuove soluzioni applicative che lo sposano anche ai progetti più sofisticati, al fianco di nuovi materiali
“Cerco sempre materiali naturali, sani, non inquinanti, perché lo considero un dovere. Però cerco anche prodotti che funzionano, cioè con prestazioni tecniche elevate e che mi lascino la libertà di scegliere le soluzioni estetiche più adatte a ogni singolo ambiente”.
Il pensiero dell’architetto Filippo Zorloni, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Crema, riassume quello di tantissimi progettisti del settore pubblico e privato. Un concetto che potremmo scolpire in un motto: è buono ciò che è sano, ciò che funziona e ciò è bello. Sano, buono e bello: ecco il materiale perfetto.
“Il sughero lo considero pregiato – aggiunge Zorloni – e nella correzione acustica di palestre, auditorium e aule scolastiche ho verificato che permette di realizzare interventi estetici oltre che funzionali.
Non credo esistano altri materiali che offrono la stessa possibilità di ottenere un ottimo risultato acustico e, nello stesso tempo, appaghino la sete di bellezza”.
L’innovazione dello stile
Quello che non abbiamo mai detto del sughero è che ha un carattere discreto: non pretende per forza di apparire e sa farsi notare anche quando “lavora” nascosto o lascia ad altri materiali (a patto che siano naturali quanto lui) l’onore della ribalta. Le tendenze dell’architettura e del design sono in continua evoluzione e la correzione acustica tiene il passo con la proposta di soluzioni applicative moderne, a volte sofisticate, adatte alle più ardite e impegnative scelte progettuali. Un esempio in questo senso è il pannello di compensato fonoassorbente KombyFlex Strutturale, uno degli ultimi prodotti di casa Coverd, progettato pensando all’estetica e alla funzionalità negli interventi correttivi. Più che descriverlo bisogna vederlo in opera, per esempio nel modernissimo Centro Benessere di Monticello Brianza, in provincia di Lecco, dove se ne è fatto uso insieme al sughero e alla lana di pecora per modellare le pareti interne e garantire il comfort acustico e igrometrico di saune, piscine e spazi comuni. Non solo acustica, però: “Avevamo bisogno di qualcosa di più, di nuovo, soluzioni tecniche particolari per un ambiente particolare” afferma Valentino Tommasoni, uno dei fondatori della struttura. “Fondamentalmente volevamo che i nostri clienti percepissero un senso di naturalità e di grandi spazi, di luce e di colore all’interno di un ambiente dove l’elemento naturale dell’acqua è parte dominante. Per questo abbiamo scelto solamente materiali naturali per gli isolamenti acustici e termoigrometrici: pietra, legno, vetro, acciaio, sughero, fibre animali e vegetali”. In questo contesto architettonico, fatto di pareti senza spigoli e geometrie irregolari, KombyFlex Strutturale si è inserito alla perfezione facendosi portatore di stile e modernità.
Un po’ fashion, vagamente glamour, KombyFlex è a suo agio in qualsiasi ambiente confinato abbia bisogno di sfumare il suono e correggere i difetti delle geometrie preesistenti. La sua vocazione sono teatri, auditorium, sale per conferenze, discoteche, ristoranti, bar e uffici dove serve che la parola non si trasformi in rumore e si cerca il classico tocco di stile dal punto di vista estetico. Le caratteristiche di fonoassorbimento del pannello sono certificate secondo la norma 150 354, anche se questo è un aspetto relativo. Infatti KombyFlex è talmente versatile e modulare da poter essere utilizzato sì da solo, ma più spesso integrato con materiali dalle spiccate prestazioni fonoassorbenti e termoigrometriche, come il sughero biondo naturale e la lana di pecora, in modo da rispondere anche alle più impegnative esigenze progettuali di correzione acustica.
KombyFlex è un classico elemento da parete. Se invece parliamo di soffitti, qui la correzione acustica può essere mascherata con il sistema del telo teso, come si è fatto ad esempio in una parte degli uffici dell’Aia, la nuova sede aziendale di Coverd. La soluzione consiste in un vero e proprio controsoffitto formato da un telo portato in tensione e agganciato alle pareti a pochi centimetri dall’intradosso. La posa, apparentemente complessa, è facilitata dal fatto che le misure vengono prese con un sistema laser e dai particolari meccanismi di fissaggio. Il risultato è una superficie perfettamente liscia, opaca o lucida, bianca o colorata a seconda della finitura scelta, che di suo non ha prestazioni acustiche ma serve a nascondere il sughero applicato in aderenza o il controsoffitto correttivo. Un sistema di questo tipo trova spazio in ambienti confinati di vario tipo, come uffici, abitazioni, locali pubblici, piscine, dove prevale il gusto della parete liscia e uniforme.
Il sughero però è anche bello da vedere e le soluzioni “a vista” vanno ancora per la maggiore. Anche perché i pannelli di sughero biondo SoKoVerd.C1 e Kontro di Coverd sono studiati per garantire un originale risultato estetico. Una caratteristica molto apprezzata dai progettisti e ancor più dagli utenti finali è che i pannelli sono disponibili in una vastissima gamma di colori (in alternativa possono essere pitturati) e quindi si prestano alle più svariate personalizzazioni. L’uso del colore negli ambienti di vita è molto importante e oggetto da anni di approfonditi studi scientifici.
Il bello che si guarda
Circa l’80% di tutte le nostre informazioni sensoriali sul mondo è di natura visiva ed esiste un’area specifica del nostro cervello in cui le cellule hanno il compito di codificare il colore, senza interesse per la forma visiva dell’oggetto percepito. L’esperienza quotidiana, inoltre, testimonia che il colore influenza lo stato d’animo e i sentimenti: molte discipline, tra queste l’architettura e l’urbanistica, prestano sempre più attenzione agli effetti del colore sulla psiche e sull’organismo umano.
Il colore influisce sugli stati d’animo poiché è luce e, dunque, energia.
Il colore è energia. Seimila anni fa, gli egizi curavano con i colori. La loro tecnica non era molto diversa da quella degli sciamani dell’Amazzonia o dei moderni centri di cromoterapia. Nel Tibet, ancora oggi, i malati di bronchite vengono avvolti in drappi rossi ed esposti al sole. Un raffreddore sparisce prima con un indumento rosso, mentre un indumento blu aiuta ad abbassare la temperatura corporea integrando l’azione degli antipiretici. Nel Medioevo i malati di vaiolo venivano portati nelle cattedrali di Saint Denis e di Chartrex e le loro pustole cicatrizzavano; allora era considerato un miracolo, ma oggi molti studiosi sono propensi a credere che a far guarire aiutava il rosso delle vetrate. L’esistenza di un rapporto tra colore, salute e benessere è stata riconosciuta universalmente. I fazzoletti colorati che vengono usati per il mal di testa (tradizione universale) riprendono nozioni di Ayurveda sull’energia trasmessa attraverso i chakra. Sicuramente indossare un colore invece che un altro condiziona la nostra giornata. Addormentarsi con un pigiama di un colore invece che un altro aiuta a dormire meglio; alcuni dolori vengono sicuramente attenuati o esasperati da particolari colori. Un’altra cosa universalmente riconosciuta è che se il colore è visto solo attraverso gli occhi è sicuramente anche percepito attraverso altri sensi. E’ stato infatti dimostrato che sarebbe impossibile per i non vedenti vivere sempre in cantina o in ambienti bui; loro si sentono differentemente a loro agio in una stanza illuminata o in una stanza non illuminata; non solo, ma in un ambiente rosso reagiscono a stimoli esterni con molta agitazione a differenza di un ambiente azzurro, dove reagiscono con molta calma. Altro esempio: un cavallo continua a sudare ed è infastidito da un numero considerevole di mosche in una stalla dipinta di rosso, mentre si tranquillizza e vi sono meno mosche nello stesso ambiente dipinto di blu. Scegliere i colori degli ambienti di vita in funzione della loro destinazione d’uso ha dunque importanti riflessi sul benessere psicofisico delle persone.
Questo è ancora più vero quando si parla di luoghi destinati all’educazione e alla formazione, come lo sono le scuole. L’esperienza ci insegna che a volte le scelte dei progettisti sono influenzate dai gusti personali, ma ci sono regole di fondo che vengono sempre rispettate. Per locali destinati al gioco e alla ricreazione, ad esempio, si usano tinte calde che oscillano tra il giallo chiaro e il rosso poiché tali colori stimolano la produzione di adrenalina e influiscono notevolmente sulla creatività e sulle capacità motorie. Nei locali destinati alla refezione, invece, sono indicate tinte fredde e più precisamente il verde, l’azzurro e il violetto, poiché dal punto di vista fisiologico un ambiente dai toni verde-blu-azzurro influisce come rallentatore dei battiti cardiaci apportando una sensazione di calma e tranquillità.
I pannelli preformati di sughero biondo naturale SoKoVerd.C1 e Kontro di Coverd per la correzione acustica interna sono disponibili in una gamma vastissima di colori e si prestano a tutte le soluzioni progettuali.
Il bello che si sente
Non abbiamo ancora parlato, forse perché lo abbiamo fatto tante altre volte dalle pagine di AudioDinamiKa, dell’importanza di una buona acustica negli ambienti di vita. I suoni, come il colore, influenzano il nostro benessere: ci disturbano se sono troppo alti, ci affaticano se ci arrivano distorti. Nel caso di un’aula scolastica, dall’intellegibilità delle parole dell’insegnante dipende l’apprendimento degli studenti; la qualità dello spettacolo, nel caso di un teatro. Dato che la buona acustica non è mai di serie e che i suoni non sono tutti uguali (l’ascolto in un teatro è cosa diversa dal colloquio in un locale mensa), si ricorre alla cosiddetta correzione acustica. Il nemico da combattere ha un nome preciso: riverbero, volgarmente detto eco.
Molto semplicemente, il riverbero è il risultato del rumore che viene riflesso da una superficie. La sua unità di misura, il tempo di riverberazione, è il principale indicatore delle caratteristiche acustiche di un locale e da esso dipendono la comprensibilità della parola e la brillantezza del tono, oltre al livello sonoro riscontrabile nel locale stesso.
Infatti, se si pone una sorgente sonora in un ambiente rimbombante, se ne ricaverà un’impressione di maggiore rumorosità di quando la stessa sorgente si trova in un ambiente smorzante. Un tempo di riverberazione molto lungo può causare danni alla salute; un tempo di riverberazione troppo breve dà la sensazione di un ambiente sordo e può essere molto fastidioso.
Per attenuare il riverbero e condurlo entro i limiti consoni alla destinazione d’uso occorre rivestire opportunamente le superfici (pareti e soffitti) di materiali fonoassorbenti, che cioè assorbono la maggior parte dell’energia incidente. Il sughero, per le sue caratteristiche fisiche naturali, è un ottimo materiale fonoassorbente. I pannelli SoKoVerd.C1 e Kontro sono di sughero compresso biondo naturale, bollito e ventilato. Grazie alle proprietà del sughero sono anche termoisolanti, atossici, imputrescibili, autoestinguenti, non gocciolanti e omologati dal Ministero degli Interni in Classe 1 per la reazione al fuoco. SoKoVerd.C1 è studiato per l’applicazione in aderenza alla parete o al soffitto mediante l’apposito ancorante cementizio ProKov; Kontro è invece un pannello per controsoffitto e trova impiego nel telaio pendente di alluminio AlCover.
Abbiamo detto che il tempo di riverberazione ottimale deve essere realizzato in funzione della destinazione d’uso degli ambienti. Per questo motivo, l’approccio di Coverd alla correzione acustica è sempre modulare e guidato da una valutazione eseguita sulla base dei dati architettonici e dei rilievi strumentali eseguiti in loco. Disporre al proprio interno di una Divisione acustica con tecnici specializzati è sicuramente un valore aggiunto.
Il bello che fa star bene
Il sughero è un ottimo fonoassorbente, ma è anche un materiale naturale e sano. Crediamo valga la pensa di dedicare qualche riga alla spiegazione di che cos’è e da dove arriva, mettendo in guardia da qualche tranello. Il sughero viene prodotto dalla corteccia di una pianta mediterranea, la quercia da sughero (quercus suber), senza alcuna deforestazione: l’albero continua a vivere e la corteccia asportata si rigenera. Dalla polpa pulita si ricava un granulato che può essere utilizzato come materiale coibente anche agglomerato in pannelli.
Per essere di buona qualità, il sughero granulare deve essere privo di residui legnosi, di terra e di polvere, elementi che favorirebbero l’insorgenza di muffe. Coverd utilizza solo sughero biondo naturale, per la maggior parte di provenienza italiana, sottoposto a stagionatura, bollitura e macinazione.
I pannelli, tra questi SoKoVerd.C1 e Kontro, vengono agglomerati sfruttando le capacità autocollanti della suberina, la parte resinosa del materiale, che sottoposta a un processo AirFire si scioglie legando naturalmente i granuli. Il risultato è un pannello robusto, ad alta densità, resistente alla compressione e agli urti, inattaccabile da insetti e roditori, traspirante, dielettrico e pertanto indicato a chi soffre di allergia alla polvere. Anche nel caso del sughero è però importante il rigoroso controllo di qualità sul prodotto.
Il sughero Coverd riporta la certificazione ben leggibile su ogni imballo.
Michele Ciceri