CromoAcustica
I più recenti studi sulla psicologia della visione hanno dimostrato che i colori influenzano lo stato d’animo e i comportamenti. Per questo è bene che ogni ambiente abbia il suo, soprattutto nelle scuole. I pannelli pretinteggiati di CoVerd hanno permesso ai progettisti di fare scelte dettate da studi scientifici di neurofisiologia
Dicevamo prima dei colori e della loro importanza. Ebbene, alle soluzioni cromatiche i progettisti Gerosa e Ribatti hanno dedicato un vero e proprio studio.
“I più importanti tra i cinque sensi sono la vista e l’udito, poiché più degli altri stimolano il contatto e la relazione con il mondo esterno, influendo sulle capacità individuali di valutare lo spazio – premette Ribatti – Se è vero che il nostro intervento progettuale ha interagito sulla percezione uditiva al fine di garantire un buon livello di vivibilità degli ambienti, ci è sembrato opportuno adottare scelte cromatiche che avessero come obiettivo un ottimale comfort psico-visivo in relazione alla destinazione d’uso di ciascuno dei locali oggetto di intervento. Studi di neurofisiologia, ma anche l’esperienza quotidiana, testimoniano che il colore influenza lo stato d’animo e i sentimenti: molte discipline quali l’architettura, l’urbanistica, l’ergonomica, la medicina, oltre alla psicologia, prestano sempre più attenzione agli effetti del colore sulla psiche e sull’organismo umani.
Il colore influisce sugli stati d’animo poiché è luce e, dunque, energia”.
A ogni ambiente il suo colore. Per i locali destinati alle attività libere, quali gioco e ricreazione, i progettisti hanno scelto tinte calde che vanno dal giallo chiaro, al giallo arancio, all’arancio chiaro.
“Tali colori stimolano la produzione di adrenalina e influiscono notevolmente sulla creatività e sulle capacità motorie – spiega il progettista – L’arancione, derivato dal rosso, il primo colore dell’arcobaleno, è associato all’amore e alla felicità. E’ il colore della crescita, simboleggia il sole nascente, è il colore della gioia. Rappresenta la vitalità e, dal punto di vista fisiologico, stimola la respirazione profonda, la rigenerazione del tessuto nervoso e ricarica chi è stanco.
Il giallo invece è il colore che più ci ricorda il sole, esprime quindi vivacità, estroversione, leggerezza, crescita e cambiamento. Stimola l’attenzione e l’apprendimento, acuisce la mente e la concentrazione. Dal punto di vista fisiologico stimola la digestione e aiuta ad eliminare le tossine attraverso il fegato e l’intestino”.
Tinte più fredde per le due mense, dove si è puntato sul verde-azzurro e sull’azzurro-violetto. Anche in questo caso si è tenuto conto della fisiologia umana: un ambiente dai tono verde-blu-azzurro influisce come rallentatore dei battiti cardiaci e apporta una sensazione di calma e tranquillità.
“Il verde è il colore della vegetazione, della natura e della vita stessa.
E’ il colore della rinascita primaverile, della forza della natura. Il verde, secondo gli psicologi, significa forza, perseveranza, equilibrio e stabilità. Mentre l’azzurro è il colore del mare e del cielo, simbolo dell’infinito. Il blu è il colore del silenzio, della contemplazione e della spiritualità. In terapia il blu e l’azzurro sono utilizzati per le loro proprietà calmanti e rilassanti”.
Per il locale palestra, i progettisti hanno invece voluto dei colori che interferissero poco con le attività legate alla ginnastica e al gioco di squadra, senza però dimenticare che si tratta di un ambiente dove è fondamentale l’attività motoria.
“Era opportuno limitare le interferenze suscitate dalla percezione dei colori dell’ambiente, tenendo presente la funzione di stimolo che i colori hanno sull’attività fisica”.
Allo scopo, sono stati scelti dei pannelli fonoassorbenti su tonalità che tendono all’azzurro, con “isole” di giallo paglierino e arancione. Dal punto di vista estetico, oltre che acustico, il risultato è stato molto apprezzato in tutti gli ambienti oggetto dell’intervento.
“All’inizio, dico la verità, c’era qualche perplessità tra gli operatori della scuola – dice Ribatti – Questa proposta sui colori, forse un po’ inconsueta, aveva ingenerato quel classico timore che sempre accompagna le novità. Poi però, a lavori finiti, tutti sono rimasti contenti. A partire dagli insegnanti”.
Michele Ciceri