Anno XXI
Numero 2
Aprile 2009

Il rumore in azienda

Un nemico insidioso che incide negativamente sulla salute dei lavoratori e sulla produttività; dal quale, però, ci si può difendere con soluzioni basate su materiali naturali e sani che svolgono anche il compito di isolanti termici. Come il sughero e la lana.

Difficoltà di concentrazione sul lavoro? Irritabilità? Agitazione? Affaticamento?

Prima di andare dal medico fermatevi un istante in ufficio, o in officina, e ascoltate. Ci sono buone probabilità che anche voi siate vittime del problema che incide su una buona parte delle malattie professionali in Italia; un problema chiamato rumore. Le ripercussioni sulla produttività di questo “fattore inquinante” sono evidenti, come sembrano indicare le recenti ricerche epidemiologiche che hanno messo in relazione la qualità complessiva dei luoghi di lavoro con le giornate di malattia del personale: dove il comfort della postazione di lavoro è almeno di livello buono, le assenze diminuiscono fino al trenta per cento e anche la produttività individuale è maggiore.

Parametri

I parametri presi in considerazione sono numerosi, certo (qualità dell’aria, climatizzazione, illuminazione…), ma tra questi il rumore ha un peso rilevante ed è considerato  uno dei fattori che più influenzano il livello di stress delle maestranze, di conseguenza la loro produttività. Ambienti rumorosi e acusticamente inadeguati ostacolano la comunicazione, penalizzano la concentrazione e aumentano il senso di fatica. Questo vale anche negli uffici, nei laboratori e negli ambienti destinati alla produzione, a maggior ragione in presenza di macchinari a ciclo continuo o di lavorazioni per loro natura rumorose. Senza dimenticare che anche l’ambiente tipicamente office dotato di strumentazioni apparentemente innocue – telefoni, fax, fotocopiatori, stampanti… – va a buon titolo considerato critico dal punto di vista acustico.

Problema per le aziende

Per le aziende, il problema è serio. Da una parte ci sono la produttività e il livello qualitativo delle attività (si pensi a un call center o a un ufficio dove si usa spesso il telefono), dall’altro il fronte aperto della tutela dei lavoratori dall’esposizione al rumore in ambiente professionale. Spesso sottovalutato, soprattutto perché le conseguenze non si vedono nell’immediato, questo secondo aspetto è regolato dalla legge perché i danni uditivi temporanei o permanenti alle persone hanno un costo sociale non trascurabile.
Meno di tre anni fa, l’Italia ha recepito una direttiva europea (D.Lgs 195 del 10 aprile 2006) che ha uniformato il quadro normativo nazionale a quello comunitario, rendendolo un po’ più severo dal punto di vista dei valori limite di esposizione.

Nuova normativa

Nonostante questo, sono ancora molte le aziende che non hanno ancora provveduto ad aggiornare secondo la nuova normativa le vecchie valutazioni dell’esposizione al rumore redatte secondo il D.L 277/91, e a mettere in atto gli opportuni interventi di adeguamento sull’esistente.  Come per gli edifici residenziali, ci sono due temi da considerare quando si affronta il problema del rumore in un edificio destinato alla produzione: il rapporto tra l’interno e l’esterno, e quello tra i diversi ambienti all’interno. Nel primo caso, la valutazione deve essere anche di tipo ambientale: vi sono infatti degli aspetti di impatto acustico verso il territorio circostante, e i recettori sensibili ivi presenti, che soltanto una valutazione previsionale di impatto acustico consente di evidenziare e di affrontare nel modo più adeguato.

Sottovalutare questo aspetto può essere rischioso ed espone l’azienda a possibili contenziosi che possono arrivare all’esposto in Comune o alla Procura della Repubblica.
Allo stesso tempo, però, ci si dovrà preoccupare del problema inverso, cioè quello di difendere l’edificio dalle immissioni provenienti dall’esterno, specie se ci si trova in un contesto rumoroso e se le attività aziendali necessitano di un livello elevato di “privacy”.
Nel caso di una nuova edificazione, la contromisure cominciano da una valutazione del problema in fase progettuale e dalla predisposizione di una valutazione di impatto acustico.

Seguono le contromisure tecniche

Seguono poi le contromisure tecniche, che consistono sostanzialmente nella protezione delle pareti perimetrali e delle aperture finestrate con adeguati materiali fonoisolanti.
Lo stesso vale per la riqualificazione acustica di edifici esistenti, con la differenza che in questo caso si dovrà tener conto dell’esistente (il che rischia di essere penalizzante dal punto di vista economico) e intervenire di conseguenza.
Un vantaggio del fonoisolamento con materiali ambivalenti come il sughero biondo naturale consiste nel fatto che assicura anche la protezione termo igrometrica.

Ambienti interni

Per quanto riguarda gli ambienti interni, la difesa dal rumore assume il doppio aspetto del fonoisolamento e della correzione acustica. Da una parte bisognerà infatti fare in modo che i diversi locali non si influenzino tra loro: quelli adiacenti, a causa del rumore aereo che si trasmette attraverso le pareti leggere, quelli distanti (o sovrapposti), dove il rumore può arrivare propagandosi attraverso le strutture (solette, travi, pilastri) non isolate. La difesa consiste in un buon intervento di fonoisolamento dei divisori, consigliabile in fase di costruzione ma possibile anche a posteriori con le giuste tecniche (contropareti per esempio) e materiali ad alte prestazioni che dovranno possedere anche alti requisiti di salubrità (sughero biondo, lane animali e vegetali) per non compromettere la qualità complessiva dell’intervento. Altrettanto importanti saranno gli interventi di correzione acustica interna degli ambienti, al fine di controllare il livello di riverberazione o di garantire una protezione aggiuntiva ad eventuali ambienti speciali. Anche e soprattutto in questo caso, il sughero biondo naturale offre la risposta migliore e grazie ai pannelli SoKoVerd.C1 e Kontro di Coverd permette interventi mirati che tengono conto delle diverse destinazioni d’uso degli ambienti (uffici, mense, produzione…).

Intervento di protezione acustica

Un buon esempio di intervento di protezione acustica in un edifico produttivo esistente è quello che ha interessato l’azienda Coram di Cologne, alle porte di Brescia, dove la protezione dai rumori è andata di pari passo con l’isolamento teroigrometrico all’interno di un articolato intervento di ristrutturazione. I lavori sono stati progettati e seguiti dal geometra Giovanni Martinelli con la consulenza e i prodotti isolanti di Coverd. Il risultato ottenuto è un miglioramento complessivo della qualità ambientale degli uffici, dei laboratori e dei locali di servizio che ha migliorato la qualità dell’immobile, aumentandone il valore.

Coram

Coram è un’azienda specializzata nella progettazione e produzione di sistemi avanzati e componenti di sicurezza per autoveicoli medio pesanti e speciali. Dai suoi impianti produttivi escono una vasta gamma di piantoni sterzo fissi e regolabili, con sistemi di regolazione meccanici pneumatici ed elettrici, e di sistemi frenanti (pinze, dischi e mozzi ruota) per autoveicoli da trasporto, macchine agricole e movimento terra, veicoli leggeri (quadri cicli, quad). Produce inoltre martinetti idraulici, riduttori, invertitori e altri prodotti speciali.

Le lavorazioni prevedono l’impiego di macchinari di precisione e maestranze con un livello anche medio-alto di specializzazione, un’area officina e laboratori per le prove e i testi sui prodotti a cui si affiancano gli uffici, il magazzino e l’archivio che sono stati l’obiettivo della ristrutturazione. Insieme alla fruibilità degli spazi e alla disposizione razionale degli impianti, l’acustica interna ha risvolti non trascurabili sulla produttività perché influenza il grado di benessere del personale.

Ristrutturazione totale

Tecnicamente si è trattato della ristrutturazione totale di un edificio di tipo produttivo per ricavare al piano interrato un locale di circa 200 mq adibito ad archivio, al piano rialzato 500 mq circa destinati agli uffici e al primo piano altri 500 mq per servizi, docce, spogliatoi maschili e femminili, mensa operai e mensa impiegati. L’intervento ha preso in considerazione da una parte l’esigenza di isolamento termo igrometrico dell’intera struttura, dall’altra la correzione acustica degli spazi interni con particolare attenzione alle strutture divisorie e alla destinazione d’uso dei locali.

“Il problema iniziale che ci siamo posti era l’acustica dei vari ambienti – afferma il Geometra Martinelli – in particolare degli uffici e delle mense, dove è naturale un grosso assembramento di persone”.

A proposito di mense, vale la pena fare una considerazione: in tutte le aziende questa parola evoca più pensieri insieme: il pranzo, certo, ma anche il momento di pausa e lo spazio di aggregazione dove ci si incontra tra colleghi. Va da sé che questo ambiente deve essere acusticamente confortevole: l’eccessiva rumorosità, infatti, renderebbe arduo ogni tentativo di comunicazione producendo effetti negativi – difficoltà di concentrazione, cattiva digestione, irritabilità  – penalizzanti dal punto di vista del rendimento.

“Il motivo conduttore che come tecnico mi ha portato a scegliere Coverd per l’isolamento termico e acustico dell’edificio in questione sta nel fatto che questa azienda utilizza materiali naturali non derivati da processi chimici e prodotti a base di sughero biondo naturale, fibre vegetali e fibre animali che combinano ottime proprietà fono isolanti e fonoassorbenti alle esigenze di eco-bio compatibilità”.

Il sughero biondo naturale, grazie alle sue caratteristiche fisiche, è un ottimo isolante termico e acustico.
In più offre il massimo della salubrità, cosa che vale anche per la fibra animale come la lana di pecora o le fibre vegetali a base di cotone o di altri materiali.
A differenza dei materassini minerali o sintetici, i pannelli di sughero Coverd offrono resistenza e durata nelle più diverse condizioni senza rilasciare micro fibre nell’aria e senza bisogno di essere imbustati. Inoltre, a differenza dei prodotti costituiti da spugne piramidali o ondulate in poliuretano a cellule aperte, i pannelli di sughero non trattengono umidità e polveri risultando quindi migliori dal punto di vista igienico.

Correzione acustica e fonoisolamento

L’intervento ha avuto lo scopo di soddisfare esigenze di isolamento termico, isolamento acustico tra locali confinanti e correzione acustica interna, con particolare attenzione agli ambienti maggiormente frequentati e quindi più esposti al rumore.

“La correzione acustica – spiega il Geometra Martinelli – è stata ottenuta con la realizzazione di un controsoffitto in abbassamento costituito da una struttura metallica a sezione T del tipo AlCover in acciao zincato, con inserimento di pannelli fonoassorbenti e termoisolanti Kontro in sughero biondo naturale supercompresso preformato e pretinteggiato dello spessore di 3 cm con densità 200-220 kg/mq.
Questi pannelli, oltre ad avere ottime caratteristiche di isolamento acustico e termico, sono anche imputrescibili, autoestinguenti, non gocciolanti, biologicamente puri e assolutamente non tossici”.

Per quanto riguarda la reazione al fuoco, un altro aspetto molto importante nel trattamento degli ambienti confinati, i pannelli Coverd sono certificati in Euroclasse B s1 d0 e B s2 d0, durabilità classe C censiti in Classe 1 secondo le precedenti regole del Ministero degli Interni. Il sughero ha inoltre il vantaggio di essere un materiale elastico e perciò in grado di dissipare in modo molto efficace l’energia delle onde sonore incidenti minimizzando la riflessione multipla che causa il riverbero. Questa caratteristica molto accentuata ne rende economicamente conveniente l’impiego in considerazione del fatto che il maggior fonoassorbimento si traduce spesso nella possibilità di trattare superfici più contenute con lo stesso risultato di altri materiali su superfici più ampie.

Pannelli Kontro

Ai pannelli Kontro, progettati per la realizzazione di controsoffitti su telaio, Coverd affianca i pannelli SoKoVerd.C1 che invece sono pensati per l’applicazione in aderenza su pareti o soffitti. Kontro e SoKoVerd.C1 sono disponibili in vari formati e colorazioni per personalizzare ogni ambiente secondo i gusti e le destinazioni d’uso con le più svariate scelte artistiche e cromatiche. Trattandosi di un edificio multipiano, l’intervento d’isolamento acustico ha riguardato anche i sottofondi allo scopo di evitare il propagarsi di rumori dovuti al calpestio. “Per i sottofondi del solaio piano terra abbiamo usato pannelli di sughero SoKoVerd.LV da 6cm di spessore, accoppiati a un materassino anticalpestio di lana di pecora agugliata da 6mm KoSep.L.

Sistema flottante

Il tutto all’interno di un sistema flottante completato da un massetto di sabbia-cemento rinforzato da una rete elettrosaldata KoSteel e protetto da uno strato di carta polite nata KoSep.C. Nel sottofondo del piano superiore, sempre del tipo flottante con massetto e rete di rinforzo, hanno invece trovato posto un pannello di sughero di 4cm accoppiato in questo caso a due materassini separatori di lana di pecora KoSep.L da 6mm l’uno”. Anche per le pareti divisorie è stata fatta una scelta importante in grado di garantire un elevato grado di isolamento acustico.

“Si tratta di una doppia struttura al cui interno sono stati inseriti due pannelli di lana di pecora LanKot dello spessore di 9cm ciascuno, con chiusura da ambo le parti mediante una doppia lastra di cartongesso separata da pannelli si sughero supercompresso da 3mm di spessore”.

Appena più leggero il fonoisolamento delle pareti interne ai locali servizi, costituite da una struttura con all’interno un pannello di lana di pecora LanKot da 9mm e chiusura da ambo le parti con una lastra di cartongesso.
Per completezza va aggiunto che anche le pareti perimetrali dell’edificio sono state irrobustite con un doppio strato isolante, ai fini termici e acustici, costituito da pannelli di lana di pecora LanKot da 6 e 4cm.

L’importanza dei colori

Accanto alle ricerche scientifiche sull’importanza di una buona acustica negli ambienti di lavoro, ve ne sono altre che dimostrano l’influenza dei colori sullo stato d’animo e i comportamenti delle persone. Da esse apprendiamo, per esempio, che l’80 per cento di tutte le nostre informazioni sensoriali sul mondo è di natura visiva e che esiste un’area dedicata del cervello umano in cui le cellule hanno il compito di codificare il colore delle cose, senza alcun interesse per le altre caratteristiche, ad esempio la forma.
Per questo motivo è importante che negli interventi di correzione acustica interna i progettisti abbiano la possiblità di scegliere non solo il tipo di materiali ma anche il suo colore in funzione della destinazione d’uso dei locali e del tipo di pubblico che li frequenterà: un ufficio o una scuola, una mensa o una palestra, un ristorante o un auditorium.

Pannelli per la correzione acustica

A questo scopo, i pannelli per la correzione acustica di sughero biondo naturale di Coverd sono disponibili in una gamma vastissima di colori, combinabili tra loro, o in alternativa possono essere tinteggiati dopo la posa con motivi a scelta mediante l’uso di vernici ecologiche a base acqua. Anche questo aspetto è stato tenuto in considerazione nella progettazione dell’intervento alla Coram di Cologne e ha contribuito a raggiungere quello che il geometra Giovanni Martinelli ha definito “un ottimo risultato complessivo”.

Michele Ciceri