Quando correzione acustica fa rima con estetica
Con il sughero nella correzione acustica si ottengono sempre risultati che vanno oltre la semplice bonifica dai rumori sgraditi. Scuola, mensa, palestra, auditorium o teatro che sia, a lavori finiti l’ambiente trattato con questo materiale naturale presenta miglioramenti notevoli, sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Lo ha sperimentato di recente il Comune di Crema, con la realizzazione del progetto di adeguamento acustico di una palestra e di una mensa già funzionanti da tempo in due diversi complessi scolastici.
Entrambi gli interventi sono stati commissionati a CoVerd nell’estate 2003 e portati a termine nel mese di agosto, senza intralciare l’attività didattica.
Così, a settembre, gli alunni hanno ricominciato le lezioni in scuole più accoglienti.
Nel caso specifico si trattava di due ambienti molto differenti tra loro, sia per caratteristiche architettoniche sia per le funzionalità richieste: una palestra usata per la ginnastica che, all’occorrenza, si voleva poter trasformare in auditorium e un refettorio suddiviso in più locali separati tra loro.
Tenuto conto della situazione e dei tempi ottimali di riverberazione contenuti nel Decreto Ministeriale 18/12/75 (obiettivo minimo da raggiungere), i lavori sono stati eseguiti su misura, nel pieno rispetto di tutte le esigenze progettuali del committente, con una grande attenzione per l’aspetto estetico-cromatico.
Nuova vita per una vecchia palestra (che ora è anche un auditorium)
Il primo intervento che analizziamo riguarda la palestra della scuola elementare di Borgo San Pietro, nel centro della città di Crema.
La situazione ante lavori era simile a quella di tante altre scuole italiane, dove nei decenni passati si era soliti far di necessità virtù: un edificio principale di valore storico (importante anche dal punto di vista affettivo, visto che sui suoi banchi si sono formate intere generazioni di cremesi) e un corpo di fabbrica aggiunto adibito all’attività fisica degli scolari.
“In realtà – ci ha spiegato l’architetto Filippo Zorloni, 35 anni, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Crema – la destinazione d’uso a palestra risale agli anni Sessanta, quando i due edifici originariamente separati vennero uniti per motivi pratici, senza andare troppo per il sottile”.
La palestra, 215,5 mq di superficie totale, nacque come laboratorio e di quella vocazione progettuale continua a conservare tutte le caratteristiche costruttive: soffitto voltato con copertura in fibrocemento ondulato e pareti in cemento a vista senza intonacatura interna.
Anche i tiranti d’acciaio tra una parte e l’altra alla base della volta sono una caratteristica dei capannoni artigianali del dopoguerra.
Quasi inutile aggiungere che, acusticamente, l’ambiente era un vero e proprio disastro. Tutto, dalle caratteristiche architettoniche ai materiali costruttivi, rendeva inadeguata la trasmissione dei suoni e in occasione del primo rilievo fonometrico i tempi di riverberazione sono risultati tre volte superiori alle prescrizioni di legge, a tutti i livelli di frequenza.
Dal punto di vista estetico bastava uno sguardo per capire che le cose non stavano meglio. A conti fatti i fruitori, alunni e insegnanti, avevano ottimi motivi per lamentarsi.
Valutata la situazione, si è deciso di procedere alla correzione acustica con un controsoffitto in pannelli di sughero biondo naturale supercompresso, fonoassorbenti e termoisolanti, preformati e pretinteggiati, non tossici e autoestinguenti, omologati dal Ministero degli Interni in Classe 1 di reazione al fuoco. Si è rivelato ottimo il prodotto Kontro di CoVerd, in pannelli dello spessore di 3 cm con una densità pari a 200/220 kg/mc.
“La posa è avvenuta secondo un disegno appositamente studiato per ottenere il miglior risultato acustico salvaguardando l’architettura esistente – ha spiegato l’architetto Zorloni – Il controsoffitto è risultato abbassato di 50 cm rispetto all’imposta della volta in cemento mediante una struttura di sostegno in metallo preverniciato formata da maglie di 60×60 cm e 60×30 cm. Per l’ancoraggio alla struttura muraria sono stati impiegati tasselli e pendini”.
L’isolamento acustico è stato completato con la posa del rivestimento in sughero alle pareti. In questo caso sono stati impiegati i pannelli SoKoVerd.C1, incollati al supporto murario mediante ancorante a base cementizia. Il confronto tra i tempi di riverberazione prima del trattamento e i tempi teorici calcolati dopo l’intervento evidenzia un abbattimento di oltre i due terzi a tutte le frequenze. I risultati finali sono rispondenti ai valori ottimali previsti dal DM 18.12.75 per le frequenze da 200 a 4000 hz.
La realizzazione del pavimento in linoleum, avvenuta dopo il collaudo acustico finale, ha ulteriormente aumentato il numero delle unità assorbenti. Lo stesso vale per la presenza delle persone nell’ambiente durante l’utilizzo, con il risultato di abbassare i tempi di riverberazione a tutte le frequenze.
Cinque colori per una mensa
La scuola elementare di via Braguti, una zona di espansione alla periferia di Crema, è stata costruita anni fa senza prevedere un locale mensa. Solo in seguito, su richiesta dei genitori, il problema è stato affrontato con un prefabbricato a struttura metallica in fianco all’edificio. “Vi lascio immaginare i gravi problemi di acustica e le carenze di isolamento termo-igrometrico che una scelta di questo tipo ha comportato – afferma il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale – Le soluzioni di CoVerd ci hanno dato la possibilità di risolverli contemporaneamente, migliorando sensibilmente l’estetica e mantenendo comunque le condizioni di sicurezza indispensabili in un ambiente didattico”.
Il salone unico di circa 255 mq è stato suddiviso in cinque saloncini, ognuno dei quali è stato trattato con pannelli di colore diverso in base ai gusti del committente: rosso, verde, blu, viola e giallo.
Ciò ha permesso di ottenere un gradevolissimo impatto artistico-cromatico, molto adatto a un ambiente scolastico. “Avevo qualche perplessità sul viola – precisa l’architetto Zorloni – ma mi sono ricreduto quando ho visto i pannelli in opera”.
Tutti e cinque i locali sono stati trattati a soffitto con il sistema Kontro e alle pareti con il sistema SoKoVerd.C1. In entrambi i casi sono stati utilizzati pannelli preformati e pretinteggiati in sughero biondo naturale.
Valutando la situazione acustica iniziale delle mense prima dell’intervento di correzione e gli obiettivi stabiliti sia dal progetto di intervento sia dalla normativa in materia di edilizia scolastica, il beneficio acustico conseguito è pienamente soddisfacente e garantirà nel futuro la piena vivibilità dell’ambiente.
Indubbi benefici si sono avuti anche sulle condizioni termo-igrometriche dell’edificio nel suo complesso, a vantaggio di salubrità e risparmio energetico.
Il sughero? Funziona, è naturale e… piace
Beninteso, la scelta del materiale per il trattamento acustico delle scuole di Crema è avvenuta dopo una scrupolosa valutazione. “Cerco sempre di essere attento all’utilizzo di materiali naturali, sani ed ecocompatibili, soprattutto quando si parla di edilizia scolastica – dice l’architetto Filippo Zorloni – Il sughero lo considero un materiale pregiato e ho verificato che offre la possibilità di realizzare interventi estetici oltre che funzionali. Voglio essere chiaro: personalmente credo che ci siano altri materiali che possono dare lo stesso risultato acustico, ma con il sughero si riesce a fare anche qualcosa di bello, di gradevole, che appaga l’occhio insomma. Dei pannelli CoVerd mi piace la possibilità di creare un bugnato regolare che lascia vedere le linee di fuga. E’ una soluzione che fa risaltare il materiale e non la sigillatura, come avviene invece con altri tipi di isolanti. Anche le operazioni di pulizia, se ci si pensa, risultano più agevoli”.
Michele Ciceri