Anno XVI
Numero 3
Settembre 2004

Una scuola salubre e funzionale per i bambini di Bagnolo Mella

Nell’ampliamento e nella ristrutturazione dell’edificio esistente sono state adottate con successo soluzioni di “edilizia bioclimatica” per l’isolamento acustico e termo-igrometrico.

Una scuola più grande per un paese che cresce. A Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, hanno guardato avanti.

La nuova scuola elementare “Monsignor Paolo Guerini” è la sintesi ben riuscita di un progetto di edilizia pubblica che ha messo in primo piano la qualità.
Nell’ampliamento e nella ristrutturazione dell’edificio esistente (è stata aggiunta una nuova ala e riordinata quella vecchia) sono stati affrontati con uguale attenzione gli aspetti sostanziali, come la rimozione delle barriere architettoniche, il comfort acustico, l’isolamento termoigrometrico, la prevenzione incendi, e i “dettagli”, come il colore dei controsoffitti in sughero delle aule destinate alla didattica.
Tutto è stato studiato e realizzato con tecniche tradizionali evolute – anche per quanto riguarda la disposizione degli impianti tecnici – e con l’impiego di materiali ecologicamente compatibili, adatti a originali personalizzazioni cromatiche.
Ne è risultata una costruzione piacevole, fresca, sana e funzionale, dove l’utilizzo del sughero naturale per gli isolamenti termici e acustici ha permesso di coniugare le esigenze tecniche con l’obiettivo di un edificio rispettoso dell’ambiente e della sua tradizione, senza soluzioni di continuità tra la parte storica e quella nuova dell’edificio.
Sì, perché la scuola elementare “Monsignor Paolo Guerini” ha un’antica tradizione di cui va giustamente fiera: “In questo istituto –  ci dice l’ingegner Daniela Frosio, curatrice degli aspetti termoacustici del progetto –  si è sempre data una grande importanza all’educazione musicale.
Credo sia una sorta di vocazione, certo interessante, che abbiamo voluto tutelare con le opportune scelte progettuali e con l’impiego dei materiali più adatti”.
Basta entrare nella nuovissima aula magna da 120 posti per averne la conferma: la prima impressione sensoriale è il silenzio ovattato dei moderni cinema multisala, che per un attimo ci fa dimenticare di trovarci in una scuola pubblica.
Poi il blu e l’azzurro del controsoffitto e delle pareti ci avvolgono e ci regalano una sensazione di fresco relax che rende gradevole fermarsi, anche a lungo. L’acustica è eccellente grazie al controsoffitto in sughero e il risultato estetico è piacevolissimo.
Dicevamo che il locale è stato pensato soprattutto come aula magna, ma risulta perfetto anche per spettacoli e piccoli concerti, non necessariamente legati all’attività della scuola. “Di fatto questo spazio è a disposizione di tutti cittadini – spiega l’ingegner Frosio – e rappresenta una risorsa importante per il paese”.
La storia di Bagnolo, rappresentata dalla vecchia scuola, e il futuro del paese, sintetizzato nella nuova ala, convivono egregiamente grazie a un progetto di ampio respiro e alla qualità delle scelte operate.

Il punto di partenza: un edificio con tanti problemi
Il punto di partenza era il classico edificio scolastico datato e con un sacco di problemi. In primo luogo di spazio.
L’ala vecchia dell’edificio, l’unica esistente fino all’anno scorso, era costituita da due piani fuori terra sviluppati attorno a un patio centrale a pianta rettangolare.
Al primo piano si trovavano dieci aule per le attività didattiche “normali” (secondo la classificazione del D.M. 18/12/1975), al piano terreno sei aule per le attività “speciali” (di carattere tecnico-artistico o scientifico) e “musicali”.
Gli ambienti dedicati ad attività integrative e parascolastiche erano limitati a una sala riunioni collocata al primo piano, dove era ospitato anche il patrimonio librario della scuola, molto esiguo a causa della mancanza di un locale appropriato.
In termini di spazio il problema più grosso era però l’assenza di un ambiente polivalente per le attività didattiche di gruppo, gli spettacoli, le assemblee, le riunioni di genitori; mentre le esigenze del personale (sala professori, segreteria, presidenza e alloggio custode) erano appena soddisfatte.
Nel complesso gli spazi scolastici erano dimensionati in modo non conforme alle prescrizioni del D.M. 18/12/75 in riferimento all’altezza di piano (2,85 mt anziché i 3 mt previsti), alle dimensioni di molte delle aule (inferiori ai 45 mq x classi di 25 alunni) e ad alcuni indici/rapporti di superficie previsti dalla normativa.
La ragione di queste non conformità, va detto, era giustificata dal periodo di costruzione della scuola, antecendente al 1975, data di entrata in vigore del D.M.
Altri problemi riguardavano le condizioni di abitabilità, prescritte anch’esse dal D.M. 18/12/75. “Erano ad esempio evidenti gravi carenze nello stato del comfort acustico dei locali scolastici a causa delle scarse qualità fonoassorbenti dei materiali impiegati – spiega l’ingegner Frosio – Anche dal punto di vista delle condizioni termoigrometriche delle pareti perimetrali e dei pavimenti si riscontrava il mancato rispetto dei limiti di legge. Questo perché, al momento della costruzione dell’edificio, non era vigente nessuna normativa per il controllo dei consumi energetici, per cui i materiali utilizzati assolvevano essenzialmente alle funzioni strutturali portanti e di chiusura perimetrale, con scarso peso per le funzioni coibenti dei materiali stessi.
Con la recente sostituzione dei serramenti esterni si era cercato di apportare un miglioramento in tale direzione, che però era risultato insufficiente”.
Un guaio molto serio erano poi le inadempienze alle prescrizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, poiché la scuola, prima dei lavori, non consentiva l’uso indiscriminato dei locali scolastici agli utenti con ridotta capacità motoria e sensoriale. Tra le mancanze più gravi, quella di un ascensore per consentire un accesso agevole al primo piano, originariamente collegato al piano terra soltanto da una scala stretta e dal design particolare, che rendeva problematico l’impiego di un servoscala o di una piattaforma levatrice. Inoltre non esisteva un solo servizio igienico fruibile da parte dei disabili. Migliore la situazione degli impianti elettrici e della prevenzione incendi, grazie a dei recenti adeguamenti che comunque presentavano lacune riguardo alle vie di fuga (porte di larghezza inferiore a 1,2 mt e con apertura opposta al senso di esodo).

Le soluzioni progettuali
Per risolvere i problemi di spazio, e per dare alla comunità di Bagnolo Mella una scuola accogliente per molti anni in futuro, si è scelto di aggiungere una nuova ala a forma di “L” all’edificio esistente.“La posizione e la forma hanno trovato ragion d’essere, oltre che nella disponibilità dello spazio destinato all’intervento, nella necessità di non compromettere le condizioni di illuminamento dell’edificio esistente e nell’esigenza di collegare tra loro i due fabbricati – sottolinea Daniela Frosio – La nuova ala è stata concepita come naturale prolungamento dell’edificio preesistente, dal quale ha mutuato elementi architettonici e tipologici di facciata per consentire un’omologazione estetica all’esistente e un gradevole inserimento dell’organismo architettonico nel contesto ambientale”.
Al di là dell’estetica, sono però diverse le soluzioni costruttive approntate. Allo schema strutturale della vecchia scuola che prevede elementi portanti in acciaio, travi portapannello pure in acciaio ed orizzontamenti con tegoli prefabbricati a doppio T, è stata affiancata una struttura in cemento armato – calcolata secondo i metodi dell’ingegneria sismica – con solai in latero-cemento e profilati a U applicati sulle facce esterne di pilastri e travi di bordo con sola funzione estetica.
Ovviamente l’ampliamento dell’edificio scolastico ha fornito l’occasione per una razionalizzazione complessiva degli spazi a disposizione, a partire da un nuovo ingresso principale dotato di un ampio atrio, dal quale si accede ai due piani dell’edificio attraverso scala o ascensore.
Al primo piano sono state alloggiate 18 aule per le attività didattiche “normali” (10 nell’esistente e 8 nell’ampliamento), mentre al piano terra hanno trovato posto 8 aule per le attività “speciali” (5 nell’esistente e 3 nell’ampliamento).
La mancanza di uno spazio per attività didattica a grande gruppo è stata risolta, come detto, realizzando l’aula magna da 120 posti al piano terra nell’ala d’ampliamento, vicino alla postazione di vigilanza dei bidelli e con accesso dall’atrio.

Una scuola “bioclimatica”
Ma è nelle soluzioni per l’isolamento acustico e termoigrometrico che la nuova scuola elementare di Bagnolo Mella rappresenta un efficiente esempio di architettura bioclimatica.
L’impiego abbondante del sughero biondo naturale di qualità certificata, unito alla cura in fase di progetto e di cantiere, ha permesso di ottenere risultati rispondenti alle normative vigenti (la Legge n.ro 23 dell’11/01/1996 “Norme per l’edilizia scolastica”) e ottimi sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello della salubrità dell’edificio. Vediamo brevemente le soluzioni adottate.
L’isolamento termo-acustico delle strutture orizzontali
Per le solette a contatto con il terreno è stata adottata una soluzione costituita da vespaio di sottofondo (mistone di ghiaia, strato di ghiaietto e telo in PVC), caldana in calcestruzzo armata con rete metallica e casseri a perdere in plastica posati sulla caldana e riempiti di calcestruzzo.
Sopra questa struttura, prima del massetto di pavimento, è stato realizzato l’isolamento termico mediante un telo in polietilene KoSep.F 4mm con barriera al vapore sovrapposto ad un pannello di sughero biondo naturale compresso SoKoVerd.AF da 2cm di spessore. Per solaio tra i due piani, in latero-cemento, si è scelto la medesima soluzione. All’atto pratico l’insonorizzazione del piano sottostante dai rumori provenienti dal soffitto è risultata eccellente.

E quello delle strutture verticali
Per l’isolamento delle pareti verticali esterne, dalla muratura del piano terra ai tamponamenti al primo piano, sono stati usati dei pannelli di sughero biondo naturale compresso SoKoVerd.AF da 5 centimetri di spessore, una soluzione che ha garantito un ottimo risultato. Ovviamente anche le pareti divisorie interne tra aula e aula e tra aule e corridoio sono state studiate in modo da garantire le prestazioni termiche e acustiche passive richieste dalle norme. In questo caso la soluzione adottata consiste in un materassino di ovatta vegetale con interposto un pannello di sughero naturale da 3mm di spessore.

In più, per una perfetta intelligibilità dei suoni
Un ultimo, ma importante, intervento ha riguardato il contenimento dei tempi di riverberazione sonora all’interno dei locali scolastici. In luoghi frequentati dal pubblico, ma soprattutto in una scuola, è fondamentale che i suoni (parole, musica…) si propaghino nel modo corretto e che siano intellegibili senza distorsioni causate dall’eco (il classico rimbombo).
E’ dimostrato che se gli scolari fanno fatica ad ascoltare le parole dell’insegnante si stancano prima, con effetti negativi sulla loro capacità di apprendimento.
Il problema è stato risolto efficacemente con la predisposizione in tutti i locali di una controsoffittatura di pannelli sagomati e pretinteggiati di sughero biondo naturale Kontro e SoKoVerd.C1.
Nei corridoi, nell’atrio e nell’aula magna, la posa è stata fatta in abbassamento mediante una struttura metallica di supporto AlCover, mentre nelle aule, dove le norme impongono un’altezza interna di piano minima di 3 mt, i pannelli di sughero SoKoVerd.C1 sono stati incollati al soffitto.

…e per un originale effetto cromatico
I pannelli in sughero impiegati per la controsoffittatura, del tipo Kontro di Coverd, hanno inoltre consentito alla Direzione didattica di scegliere i colori più graditi tra una vasta gamma di possibilità.
La scelta di fondo è caduta su una piacevolissima tonalità azzurra, che ricorre in tutte le aule e che di volta in volta è stata accostata all’arancio, al verde e al lilla. “Abbiamo molto apprezzato la possibilità di scegliere i colori del controsoffitto isolante – sottolinea l’ingegner Frosio – che ci ha dato la possibilità di personalizzare ogni ambiente nel modo più gradito”.
Particolare importante: i pannelli Kontro e SoKoVerd.C1 sono certificati e omologati nella classe 1 di resistenza al fuoco.

Un perfetto lavoro d’equipe
Progettista, impresa, maestranze e fornitori hanno un peso pari e determinante nella buona riuscita di un lavoro.
A Bagnolo Mella, cosa che purtroppo non si verifica sempre, ognuno ha fatto bene il suo lavoro, rispettando impegni e scadenze.

Non possiamo che complimentarci con l’impresa D’Alessandro Costruzioni di Crotone che si è aggiudicata l’appalto e ha portato a termine i lavori – ha affermato l’ingegner Francantonio Frosio, titolare dello Studio Tecnico Associato di Bagnolo di cui fanno parte la figlia Daniela e i geometri Angelo Ghizzardi e Walter Prato – Confesso, con la preghiera di non essere frainteso, che quando abbiamo saputo di dover lavorare con un’impresa che arrivava da mille chilometri da qui abbiamo avuto un brivido, ma, a conti fatti, l’esperienza è stata assolutamente positiva.
Anche con la Coverd di Verderio Superiore, che ci ha fornito la consulenza e i materiali per l’isolamento termo-acustico, la collaborazione è stata altamente professionale e costante durante tutta la durata dei lavori”.

Il sughero, una scelta intelligente
Il sughero naturale, che per le sue straordinarie qualità è sempre più utilizzato nell’isolamento termico e acustico di edifici pubblici e residenziali, si è confermato una scelta intelligente. “E’ un materiale naturale, salubre, resistente e anche di semplice impiego se viene fornito con la giusta assistenza in fase di posa in opera. Lo conoscevo già e confermo il mio apprezzamento”. La nuova scuola elementare di Bagnolo è pronta per l’accogliere l’invasione di scolari del settembre 2004.
Buon anno scolastico a tutti.

Michele Ciceri