Anno XX
Numero 2
Aprile 2008

Mense

In molte aziende di medie e grandi dimensioni, la parola mensa evoca più pensieri insieme: al di là dell’aspetto strettamente culinario, la mensa è sinonimo di pausa – teoricamente salutare –  all’interno della giornata lavorativa e di spazio aggregativi dove ci si incontra e si parla tra colleghi. Nelle scuole questo spazio deve poter consentire agli alunni di recuperare le energie consumate in mattinata, per far ritorno in aula nelle condizioni migliori e riprendere le lezioni. Certo una buona e bella mensa deve anzitutto essere accogliente e confortevole dal punto di vista acustico. Il che significa che deve prevedere accorgimenti per contrastare l’eccessiva rumorosità dovuta a una cattiva propagazione del suono e a un riverbero sempre incipiente. La rumorosità, infatti, renderebbe arduo ogni tentativo di comunicazione e provocherebbe effetti negativi quali difficoltà di concentrazione, irritabilità e cattiva digestione che riducono il rendimento delle persone – lavoratori o studenti che siano – alla ripresa dell’attività. Si aggiunga che, nel caso degli ambienti scolastici, la rumorosità deve esplicitamente tener conto delle norme relative all’edilizia scolastica contenute nel D.M. del 18 dicembre 1975.
Non ultimo, una mensa deve risultare gradevole alla vista per forme e colori.
Per questo motivo spesso la scelta cromatica dei progettisti si orienta su tinte neutre, non aggressive ma neanche diafane, che portano negli ambienti un’atmosfera tranquilla e rilassante. Nella correzione acustica delle mense, Coverd ha seguito la strada di rivestire i soffitti con pannelli fonoassorbenti in sughero biondo supercompresso Kontro.
La scelta si è rivelata particolarmente efficace, funzionale al perfetto risanamento acustico ed estetico del locale.
In contesti scolastici come quella della foto in basso ci si orienta spesso verso forme stilizzate e una diversificazione dei colori, optando su quelli più caldi che meglio dispongono all’apertura e alla socializzazione dei bambini.